Lo “Zio”, centrocampista con i piedi buoni, e innata “finta di corpo” (ce l’ha di “famiglia”, come suo zio, il grande “Micio” Gilberto Gatticchi ) , uno che tiene la posizione. Su questo lo “spiritoso di turno” precisa: < E te credo che tiene la posizione, dopo cinque metri di corsa già “pantella” > . Lui sì che ha capito come si gioca e più che mai come ci si comporta ai Ruspanti. Senza sottintesi, ma seriamente. Persone più miti, tranquille di lui ce ne sono poche, non lo senti mai chiamare una punizione, un fallo laterale, figuriamoci un rigore. Lo “spiritoso di prima” puntualizza: < E ci credo che ‘n chiama mai niente, ‘n gni ne fa, è sempre “ ‘n apnea”, ‘n c’ha ‘l fiato manco per respirè !! >. Vero esempio di Ruspante e non solo.

Il testo è stato gentilmente concesso da Luciano Conti che della storia dei ruspanti ha scritto un bellissimo libro